Arriva l’assistente materna anche in Italia: che titolo di studio serve per questo lavoro

In Italia sta emergendo una nuova figura professionale: l’assistente materna. Ecco qual è il titolo di studio necessario per questo lavoro.

L’assistente materna si sta diffondendo sempre di più in Italia tant’è che in molti si stanno domandando quale sia il titolo di studio necessario per svolgere questo tipo di lavoro. Ciò detto, di seguito andremo ad approfondire nel dettaglio tutto ciò che c’è da sapere in merito ad una professione pensata dal Governo Meloni per aiutare le donne in gravidanza e le neomamme.

Assistente materna, tutto ciò che c'è da sapere
L’assistente materna dovrebbe entrare in vigore nel 2024 – DubaiBlog.it

Si tratta, senz’altro, di una serie di informazioni che torneranno estremamente utili per tutte coloro che intendono sapere qualcosa in più sulla nuova figura professionale in questione. Essa peraltro è già stata introdotta in altri Paesi del Nord Europa e ora sta arrivando anche in Italia.

Assistente materna, tutto ciò che c’è da sapere

L’assistente materna è una figura professionale che in Italia dovrebbe essere introdotta a partire dal nuovo anno. Si tratta di una professione che è stata voluta dalla premier Giorgia Meloni e che si propone di dare supporto alle donne in gravidanza come anche alle neo-mamme. Per la sua introduzione, tra le altre cose, il governo dovrebbe stanziare tra i 100 e i 150 milioni all’interno della Manovra di Bilancio prossima.

Assistente materna, tutto ciò che c'è da sapere
L’assistente materna aiuterà le donne in gravidanza – DubaiBlog.it

A proposito di questa professione, ossia l’assistente materna, non tutti sanno che in alcuni Paesi del Nord Europa, così come in Francia, è già attiva. Nel nostro Paese, invece, si tratta di una novità assoluta che il Governo Meloni è fortemente intenzionato ad introdurre al fine di contrastare il fenomeno della denatalità.

Nello specifico, si tratta di una figura che andrebbe ad aiutare le mamme durante il periodo di attesa fino a 6 mesi dalla nascita del figlio. Stando alle informazioni trapelate, si dovrebbe trattare di un servizio che potrà essere richiesto dalle donne che dovessero avere bisogno. In particolare, si tratta di una ventina di ore di assistenza nei primi tre mesi della gravidanza che poi potranno essere estesi fino a sei mesi dopo la nascita del bimbo.

Il supporto dovrebbe avvenire in linea di massima telefonicamente o tramite social media. Laddove necessario poi si può richiedere anche l’assistenza a domicilio. Oltre al contrasto della denatalità, il Governo intende anche evitare il ricorso eccessivo ai pediatri anche per problematiche di natura non sanitaria.

Chiaramente, l’assistente materna non deve essere confusa con una figura medica in quanto non è necessaria una laurea per poter ricoprire il ruolo in esame. Alla luce di quanto detto, per riuscire a svolgere la predetta professione è sufficiente seguire un corso di formazione dalla durata che va dai 6 ai 9 mesi.

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