Carta del docente 500 euro si allarga ai precari: le novità

La platea della Carta del docente di 500 euro si allarga. Ora i beneficiari sono anche i precari con un contratto a termine: ecco quali sono le novità.

Il bonus dedicato ai docenti ora deve essere esteso anche a tutti i supplenti precari. Si tratta di una vera e propria possibilità di vedere la platea dei beneficiari più allargata rispetto a prima e lo si deve a una recente sentenza della Corte di Cassazione la quale rappresenta un punto di partenza importante per gli insegnanti non di ruolo.

Carta docente 500 euro precari
La platea della carta del docente si allarga anche ai precari – dubaiblog.it

La Carta del docente da 500 euro è un bonus che inizialmente era sto pensato e concesso solo agli insegnanti con un contratto a tempo indeterminato, ovvero i professori che sono diventati di ruolo. Da pochissimo però è stata riconosciuta anche ai precari con contratto a tempo determinato al 31 agosto, questo grazie alla Legge 10 agosto 2023 n. 103 di conversione del decreto-legge 13 giugno 2023, n. 69. Ma ora la sentenza della Cassazione ha deciso che anche i precari con contratto fino al 30 giugno ne hanno diritto.

Carta del docente 500 euro si estende ai precari: la sentenza

Una bella vittoria per i precari con contratto al 30 giugno quando la Corte di Cassazione ha emesso la sentenza riguarda la Carta del docente da 500 euro. Sono proprio loro che adesso potranno richiedere il bonus attraverso i ricorsi gratuiti promossi dal sindacato nazionale.

In pratica, il bonus non sarà automatico per i precari con contratto fino al 30 giugno, ma potranno averlo attivandosi personalmente e procedendo a un ricorso così da ottenerlo. Sicuramente la sentenza della Cassazione gioca a favore di quei 150mila insegnanti precari assunti fino alla fine dell’attività didattica e quindi le probabilità di prendere i 500 euro sono molto alte.

È bene sottolineare che rimangono esclusi ancora degli insegnanti che non possono ricevere il bonus da 500 euro. Parliamo di insegnanti che lavorano per tutto l’anno scolastico, o quasi, e con incarichi ottenuto grazie alle Graduatorie di istituto e alle vari proroghe che si susseguono. A non aver diritto, anche per la loro crescita e formazione, sono i supplenti che coprono insegnanti in aspettativa o in maternità. Nel frattempo è bene sapere che si possono richiedere i bonus studenti.

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