Vuoi comprare una casa all’estero? Ecco quanto ti costa (di tasse)

Se hai intenzione di comprare una casa all’estero dovresti conoscere quanto ti costa di tasse: ecco nei dettagli cosa dice la legge.

L’intera operazione di compravendita di una casa è molto onerosa, un aspetto che riguarda sia l’acquisto nei confini italiani sia all’estero. Se si ha intenzione di comprare una casa fuori dall’Italia bisogna fare attenzione alle tasse che si dovranno pagare.

Come funziona la tassazione delle case all'estero?
Come funziona la tassazione delle case all’estero? – DubaiBlog.it

Il discorso tasse in Italia è sempre molto spinoso dato l’elevato esborso che si richiede al contribuente in ogni situazione. Anche in merito all’acquisto di un immobile all’estero la normativa fiscale italiana è molto chiara. La casa infatti viene monitorata fiscalmente e legata ad una specifica tassazione. Diventa fondamentale quindi prima di concludere l’eventuale acquisto conoscere nei minimi dettagli cosa accadrà successivamente.

La tassazione di una casa all’estero

La legge italiana in merito al possedimento di un immobile all’estero è chiarissima. A dover dichiarare annualmente il possesso di una casa all’estero sono le persone fisiche, gli enti non commerciali e le società semplici. In pratica i contribuenti, fiscalmente residenti in Italia, hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi per non avere nessun conto in sospeso con il Fisco. I casi a cui fare attenzione sono 3:

Come si tassano le case all'estero?
Qual è la tassazione per le case all’estero – DubaiBlog.it
  • Immobili all’estero tassati in base a criteri catastali tramite l’applicazione, ad esempio, di tariffe d’estimo catastale: qui il reddito da dichiarare in Italia coincide con quello determinato in base ai criteri catastali esterni al netto delle spese riconosciute;
  • Immobili tassati tramite il reddito effettivo derivante dal canone di locazione: nel caso in cui il reddito da locazione non sia soggetto ad imposizione nel paese estero, il reddito formato dai canoni di locazione percepiti è oggetto in Italia di una tassazione ridotta forfettariamente del 15% per i costi sostenuti. Se il reddito è soggetto ad imposizione dello Stato estero, questo sarà tassato anche in Italia senza riduzione. C’è però la possibilità di poter accedere al credito d’imposta per le tasse versate nelle casse del paese estero;
  • Immobili all’estero non produttivi di reddito: le strutture non concesse in locazione e non sottoposte a tassazione nel paese estero non dovranno essere dichiarate in Italia. Qui il contribuente dovrà limitarsi a riempiere il quadro RW e versare l’IVIE. Si tratta di un’imposta sui diritti reali sugli immobili posseduti oltre i confini dell’Italia. I soggetti chiamati a versare l’imposta sono 3: i concessionari, i proprietari degli immobili o i titolari dei diritti reali e i locatori con un obbligo che emerge dal giorno della realizzazione del contratto e per l’intera sua durata. L’imposta sul valore delle strutture all’estero ammonta allo 0,76% e riguarda in proporzione alla quota di possesso e ai mesi dell’anno in cui si è verificato il possesso.
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